poveri ma felici

dopo tempo infinito siamo stati da Notaio.
Abbiamo rogitato.

ho bisogno di mettere in fila tutto quello che è successo con questa casa.
Sono stati mesi allucinanti.

ottobre 2015

firmiamo il compromesso per la vendita della nostra casa. Incassiamo la caparra e rimaniamo d’accordo che avremmo lasciato libera la casa alla fine di aprile 2016

13 novembre 2015

Lo ricordo come fosse stato ieri.
venerdì 13, in serata sarebbero successi i fatti di Parigi. Lavoravo di un lavoro inutile per cui ho ricevuto un compenso di circa trecento euro per un mese di lavoro, ma lasciamo perdere.

il 13 novembre 2015 a mezzogiorno vediamo una casa in vendita, prima periferia della città, a tre minuti dal lavoro di Marito.
Meravigliosa casa, grande, ariosa, grandi finestre, meravigliosamente tenuta, doppio garage, doppio portico, un cortile da qui all’eternità, orto e giardino, vialetto, uno dei bagni era talmente grande che c’era una poltrona come arredo, sala con camino (quasi venivo meno) tutto nuovo, tutto allacciato, tutti gli impianti a norma, tutto certificato.
Il prezzo rientrava anche nel nostro budget massimo.

Usciamo da quella casa con gli occhi a cuoricino. Alle 14 vado in banca a fare un piano di ammortamento [c’era già la pratica avviata perchè avevamo già portato tutto].
La banca ci mette nero su bianco le cifre.
Chiamo l’agente immobiliare e confermo che siamo pronti a fare un’offerta.
E’ venerdì pomeriggio. Ci sentiremo lunedì mattina per definire tutto.
Passiamo un meraviglioso week end facendo mille progetti su questo e quello.

Lunedì 15 novembre 2015 l’agente immobiliare non risponde ai miei messaggi.
Su wa mi dice solo che “è occupato”

Martedì 16 novembre l’agente immobiliare si scusa e mi dà appuntamento al giorno dopo in ufficio con documenti e assegno per la proposta.

Mercoledì 17 novembre ci vediamo, facciamo una proposta più bassa di una scoreggia rispetto al prezzo di vendita.

Giovedì 18 novembre mi chiama l’agente immobiliare dicendo ” mi dispiace, ho già venduto la casa ”

Per farla molto breve, il bastardo aveva sottomano altre coppie e non ha mai detto che c’erano altre trattative, non ha detto che il giorno 13 novembre 2015 una coppia stava solo aspettando l’ok formale della banca.
Il bastardissimo agente immobiliare ha giocato con tanti mazzi di carte, al bastardissimo agente immobiliare io auguro un mese di diarrea durante i dieci giorni di sciopero dei servizi sanitari tutti.

Abbiamo passato un week end di merda. Soprattutto io. La delusione è stata tanta, tantissima. La rabbia era sconfinata.
Marito l’aveva presa con più filosofia “ma perché stai piangendo? E’ solo una casa.”

Ci ributtiamo in rete alla ricerca di una casa.
Abbiamo scandagliato la rete nei mesi precedenti. Appartamenti no. Villette no. Questa è dove-Cristo-prese-le-scarpe. Questa è circondata da fabbriche. Questa è nel Bronx. Questa l’abbiamo già vista. Questa pure. Questa pure. Questa ancora in vendita sta?! Questa l’abbiamo vista. Anche questa. Anche quest’altra. OH! Guarda… una casa nuova, anzi due!

Prendiamo appuntamento con l’agenzia e chiediamo di poterle vedere entrambe nello stesso appuntamento.

Casa 1

Casa di una volta, piano terra taverna senza bagno, garage separato, orto e giardino.
Primo piano, stanze grandi e luminose, due balconi, un bagnetto
Piano secondo, scala… scala… scala A PIOLI appoggiata al piano superiore… con una inclinazione inesistente. Già vedevo i bambini cadere mille volte e mille volte ancora. Marito è andato di sopra c’era tutto scoperto… dice che non mi son persa niente.

Casa 2

Praticamente di fronte alla prima.
Piano terra: appartamento da 80mq, sala, 2 camere da letto, bagno microscopico, corridoio, veranda. Garage esterno, orto e giardino.

Non possiamo salire al primo piano perché è in affitto e i signori non sono in casa, comunque è gemello del piano terra.
Era vuoto da due anni, casa vecchia, talmente vecchia che c’era la moquette sulle pareti della camera, del corridoio e della sala.
La moquette sulle pareti era marrone.

La casa non ci dispiace, chiediamo un appuntamento per vedere anche il primo piano.
Abbiamo appuntamento per la settimana dopo.

dicembre 2015

vediamo questo benedetto primo piano.
L’agente immobiliare mi prepara… mi dice di non spaventarmi ma in quella casa c’è cattivo odore, pare non aprano le finestre da anni…. ” suvvia, che esagerazione….”
E invece non era una esagerazione.
Ho capito il significato dell’espressione << aria che si taglia con il coltello >>. Io non sono riuscita a respirare. Ho visitato l’appartamento con la stessa aria nei polmoni e la voce che si strozzava in gola. Ricordo pochissimo di quella visita, solo questo odore di morte perché solo i cadaveri possono puzzare tanto.

Il prezzo è sotto il nostro budget, con un mutuo riusciremo a fare anche i lavori di ristrutturazione, rifaccio il giro e vado in banca a rifare il piano di ammortamento.
La banca ci dà il suo ok.
Vista la mole di lavori da fare la proprietaria è d’accordo a darci le chiavi prima per poter iniziare la ristrutturazione.
Per la delibera ci vorrà prima la perizia, ma sulla perizia ci torniamo dopo.
Lascio alla funzionaria della banca il biglietto da visita dell’agente immobiliare.
Lascio all’agente immobiliare tutti i recapiti della funzionaria della banca.

A entrambe dico… vi sentite voi per tutto, perizia, documenti…

Chiedo per le chiavi e l’agente immobiliare mi dice che se ne parla dopo Natale.

gennaio 2016

sono ufficialmente passate le Feste.
Sento l’agente immobiliare e mi dice dopo il 10 gennaio

11 

Chiamo l’agente immobiliare e chiedo per le chiavi, mi dice che è venuta a mancare la mamma della proprietaria e che ci dobbiamo aggiornare dopo il 17.

18 

Chiamo l’agente immobiliare e le dico che se questa cosa si protrae ancora noi ci tiriamo indietro. Mi dice di aver pazienza, che è andata a controllare e hanno vuotato l’appartamento e mancano solo poche cose e di risentirci il 23

sabato 23 

Quasi all’esasperazione chiediamo se ci sono motivi per cui la proprietaria sta ritardando tanto a consegnare le chiavi. L’agente immobiliare dice che si farà sentire lei a brevissimo.

domenica 24 

L’agente immobiliare ci chiama e se vogliamo (domenica mattina) possiamo passare da lei a prendere le chiavi.

Iniziamo immediatamente a togliere la moquette dalle pareti, produciamo settantordici quintali di spazzatura, respiriamo altrettanti quintali di polvere e gesso.

In base agli accordi con la proprietaria siamo rimasti così
noi compriamo casa solo SE sarà libera al giorno 11 aprile 2016, nel caso ci ritiriamo dalla compravendita.
La proprietaria e gli affittuari hanno un loro accordo che svincola entrambi.
Siamo dentro un cerchio di fiducia.
La proprietaria sta alla nostra parola di comprare la casa
La proprietaria sta alla parola dei coinquilini di andarsene entro e non oltre l’11 aprile.
Noi stiamo alla parola che gli affittuari se ne vadano entro il giorno 11 aprile
Noi stiamo alla parola che la proprietaria ci venderà casa anche quando la vedrà con gli impianti nuovi e le nuove migliorie.
Per questi motivi, di comune accordo non versiamo nessuna caparra.
Tutto è rimandato ad aprile.

febbraio 2016 

in base al nostro progetto dobbiamo spostare impianti, crearne di nuovi. La cucina diventerà un ambiente diverso, per questo decidiamo di tirare giù tutte le mattonelle.
Alè, altri settantordici quintali di rifiuti e sporco e polvere.
Marito intende iniziare a buttare giù un muro… a me viene una cazzo di idea in testa…
“ma la banca perchè non ci ha chiamato quando è venuto il perito?”

Chiamo in banca, il perito non è ancora uscito perchè la banca sta ancora aspettando i documenti chiesti all’agente immobiliare.
Chiamo l’agente immobiliare che invece spergiura di averli inviati prima di Natale.

Io mi sento male… noi abbiamo iniziato lavori di ristrutturazione in una casa non nostra a nessunissimo titolo, lavori che per il momento hanno PEGGIORATO la casa, tipo togliere i termosifoni, creare quintali di rifiuti in casa.

La banca mi dice che il perito uscirà il 9 febbraio. Perfetto, ho anche il grande perchè c’è la scuola chiusa per carnevale.

Il 9 febbraio il perito dice poche brevi frasi e me le ricordo tutte.

Io devo periziare una casa pronta da abitare e questa non lo è.

A che titolo avete tolto i caloriferi?

L’agente immobiliare cerca di spiegargli che sono tutti accordi presi con la proprietaria, gli mostra le foto di come era fino a qualche giorno prima, i caloriferi, tra l’altro, sono sistemati in veranda in attesa di portarli in discarica.
Il perito non sente ragioni. Lui perizierà l’immobile come lo ha visto in quel momento.

Io mi sento male di nuovo. Il mutuo sarà vincolato al valore più basso tra la compravendita e la perizia. Noi abbiamo bisogno che la perizia sia superiore alla compravendita, ma allo stato attuale non so più nulla.
L’agente immobiliare allarga le braccia.
La banca allarga le braccia… le perizie sono esterne alla banca e non sapranno nulla finché non l’avranno sulla scrivania.

Passo settimane orribili.
L’unica cosa che ci aiuta è che potremo chiedere una seconda perizia a lavori ultimati, ma così non ci concederebbero il mutuo prima casa, ma un mutuo per lavori in corso o una cosa del genere.

Dopo 10 giorni veniamo a sapere che il perito è andato in ferie.
A marzo consegnerà tutto.

marzo 2016

arriva questa maledetta perizia. Il valore della perizia supera il valore della compravendita di poche centinaia di euro.
Ora che tutto è passato auguro al perito  lo stesso mese di diarrea che augurai al bastardissimo agente immobiliare a novembre 2016. Ah, ovviamente sempre durante il mese di sciopero dei servizi sanitari tutti.

Adesso che è quasi tutto in fila contattiamo un Ing. per poterci far fare le pratiche per far diventare la casa una UNICA unità unità immobiliare (per potere affittare la proprietaria ha dovuto dividere le unità)
” Ing. pensa a tutto lei? “

” sì, ci vediamo a rogito ” ma ci torniamo dopo.

aprile 2016

Inutile dire che contiamo i giorni per avere le chiavi del primo piano.
Ogni tanto mi capita di scambiare qualche parola con la signora del piano di sopra.
Piega perfetta, jeans tagliato bene, maglioncino leggero stirato e camicia bianca.
Intravedo anche i figli di tanto in tanto.
Bei ragazzi, bei vestiti, puliti e stirati.

Io in confronto sembro l’ultima delle pezzenti.
Tuta tutti i giorni, spesso e volentieri sporca, che dico sporca… ero lurida di polvere, gesso, pittura, smalto.

Questo mi faceva pensare che forse non era un problema di sporcizia e trascuratezza. Forse la casa puzzava di cadavere perché era troppo coibentata e si formava la muffa.

Giorno 12 l’agente immobiliare ci dà le chiavi, lei stessa le ha trovate la sera prima dopo aver portato fuori il cane alle 22 in una bustina trasparente attaccata al campanello.

Entriamo a casa e io mi sento male.
Ho tenuto le foto di quello che hanno lasciato perché è giusto non dimenticare in che stato fosse.
La cosa che mi resterà per sempre addosso è l’odore del sottoscala.
Sottoscala che avevano donato al gatto, e la povera bestiola aveva quello spazio per fare i suoi bisogni. Strati su strati di merda e piscio che ho mandato via con settantordici secchi di acqua e candeggina, usando le scope che loro avevano lasciato lì.
Purtroppo spalare i liquami nel tombino non ha risolto la situazione, l’urina era penetrata dalle fughe nel cemento sottostante.
Il marito dopo le mie crisi di nervi e una sicura promessa “io vado da tua madre con i bambini e qui non ci metto più piede” ha smantellato il cemento, versato calce viva e ripiastrellato tutto.

Che siano maledetti, gli auguro di cadere in una vasca di liquami e di stare lì dentro per sei mesi.

maggio 2016

troviamo una data che vada bene per tutti… la proprietaria andrà al mare… e niente, faremo il rogito il 12 luglio.

giugno 2016

4 e 5

tra un caos infinito, milioni di scatole, bambini tra i piedi e un caldo infernale TRASLOCHIAMO!

Si avvicina il giorno del rogito per la vendita della nostra casa.
Per motivi a me sconosciuti il tecnico che nel 2015 ha fatto la certificazione energetica ora lavora a Roma, il numero che ha lasciato squilla a vuoto e la segreteria telefonica non accetta altri messaggi in quanto piena.
Il notaio durante i controlli ha notato incongruenze, o troviamo il tecnico e gli facciamo sistemare le cose, o troviamo un nuovo tecnico e rifacciamo la certificazione energetica.
Il tutto ovviamente di super corsa, perché il Signor notaio desidera anche un permesso già presentato, ma no! Lui lo vuole in copia nuovo nuovo, e la sottoscritta gira per uffici tra tecnici del comune e impiegati in ferie e bollettini da pagare per diritti di segreteria.

27

siamo da notaio per la vendita della nostra casa.

Presa da un eccesso di endorfine, chiamo l’Ing, e gli chiedo se è tutto a posto, e se può mandarmi l’aggiornamento catastale dato che è il penultimo pezzo di carta che manca, intanto l’agente immobiliare sta procedendo per fare la nuova certificazione energetica… a proposito… ma se ci vogliono quindici giorni, e oggi è il 27… e il rogito sarà il 12…mmm qualcosa non torna.
Chiamo l’agente immobiliare che cade dalle nuvole… dice che si era dimenticata.
Siamo tutti arrabbiati perché ci son stati tanti mesi per far le cose e adesso dobbiamo correre gli ultimi giorni.

Ma torniamo all’Ing., fresco fresco mi dice che lui ha fatto tutto. Tutto tutto TRANNE l’aggiornamento catastale e che devo trovare un tecnico che lo faccia.

Io mi sento male, peggio delle altre volte.

Ho bisogno di stare seduta venti minuti seduta con la testa tra le mani a pensare che non è possibile, non può essere veramente tutto in salita, tutto difficile, tutto impossibile, non si può che ci si affida a professionisti e loro cadono dalle nuvole o si dimenticano le cose, o le mail.

luglio 2016

Riesco a trovare un tecnico gentilissimo che in tempi record porta a esaurimento le pratiche, anche lui però ha difficoltà a sentirsi con il notaio perchè gli hanno passato / ha scritto male l’indirizzo email.
Rido per non piangere.

In tutto questo il direttore della banca ride, dicendo che ormai siamo dentro e abbiamo due figli piccoli, alla peggio viviamo così in una casa non nostra.
Mi sento male solo all’idea.

12 

stanchi ed esauriti andiamo al rogito per l’acquisto della casa.
Il notaio ci fa aspettare un po’ e io ripenso a tutti questi mesi… che facevo in tempo a fare un bambino in questi nove mesi.

Penso ai soldi, ai debiti per i prossimi settantordici mila anni, penso anche a quello che abbiamo realizzato, che questa casa l’abbiamo tirata su con le nostre mani, ogni colore, ogni forma, ogni materiale è tutto il risultato di quello che abbiamo desiderato, studiato e progettato nei minimi dettagli

durante le firme il notaio ci dice che gli sgravi fiscali sulla prima casa vengono a mancare se dovessimo vendere entro cinque anni

Eh no, da qui mi dovranno portare via dentro una bara!

 

 

3 pensieri su “poveri ma felici

  1. Perennemente Sloggata ha detto:

    sto per vomitare dall’ansia solo a leggerti.
    io al massimo sono uscita da una banca (portando via conto e richiesta di mutuo) dopo un furibondo litigio con la direttrice o sono sbiancata quando il notaio ha chiesto alla sua segretaria come mai non ci fosse la registrazione della mia proposta di acquisto. candidamente, l’agente immobiliare (ultimo piano del palazzo dove si trova appartamento che stavo acquistando da una coppia di avvocati) rivela di averla registrata solo il giorno prima, consegnando in quell’istante il documento…

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